La ripresa del settore delle costruzioni ha finalmente acquisito una certa quantità di moto, ma la concorrenza resta agguerrita, ed i prezzi e la redditività sono bassi ancora bassa.
- L’edilizia ha finalmente registrato una buona ripresa nel 2016
- Livello ancora elevato di ritardi nei pagamenti
- Gli operatori più grandi esercitano pressione sui sub-fornitori
Il settore edile francese ha finalmente registrato una buona ripresa. Secondo l’Associazione francese delle imprese del settore (FFB, Federation Française du Bâtiment), nel 2016 l’attività edile francese è cresciuta dell’1,9% in volume, dopo otto anni in contrazione.
La ripresa è stata sostenuta principalmente dal segmento dell’edilizia residenziale, che quest’anno è cresciuto del 7,4%. Nel 2017 il settore dovrebbe crescere del 3,4% sotto la spinta dell’edilizia residenziale e commerciale.
All’attuale fase di crescita contribuiscono anche le esenzioni fiscali a favore degli investimenti immobiliari, il sostegno finanziario per l’acquisto della prima casa e i tassi d’interesse ancora bassi. Tuttavia, per il momento si tratta di una ripresa fragile, poiché il potere d’acquisto delle famiglie continua ad essere limitato e l’attività nel segmento dell’edilizia pubblica si mantiene a livelli bassi a causa dei tagli di bilancio.
Alla luce della performance debole del comparto e del calo della domanda negli anni precedenti, non sorprende che le imprese edili francesi stiano ancora attraversando una fase di grande difficoltà. La concorrenza resta forte e prezzi e redditività si mantengono bassi, anche se i margini di profitto delle imprese dovrebbero stabilizzarsi nel 2017 grazie all’aumento della domanda. Detto questo, i principali operatori del settore continuano ad esercitare pressione sui loro sub-fornitori e le banche mantengono un approccio molto selettivo nella concessione di credito a breve termine.
Considerate le persistenti difficoltà di accesso al finanziamento a breve termine, la liquidità continua a rappresentare un problema per molte delle imprese più piccole. Anche se i casi di mancato pagamento nel settore hanno registrato un calo nel 2016, il loro livello si mantiene elevato e il comportamento in materia di pagamenti osservato negli ultimi due anni è stato piuttosto negativo. Dopo l’aumento registrato negli ultimi anni, i casi d’insolvenza sono finalmente tornati a scendere nel 2016 e, alla luce dell’aumento dell’attività edilizia, l’andamento positivo dovrebbe proseguire anche nel 2017. Tuttavia, rispetto ad altri comparti industriali francesi, la percentuale d’insolvenze a carico dell’edilizia si mantiene elevata.
Nonostante l’attuale ripresa, il nostro approccio assicurativo resta prudente, anche se continuiamo a valutare la concessione di copertura laddove vi siano condizioni favorevoli. In questi casi, monitoriamo con attenzione gli acquirenti in modo da anticipare eventuali rischi per i nostri clienti.
Valutiamo con particolare cautela le imprese di costruzione attive nel sotto-settore dell’edilizia pubblica e nel segmento dei lavori di finitura (attività di coibentazione, intonacatura, installazione d’infissi, idraulica, copertura di tetti). Questo segmento ha risentito gravemente della crisi e si conferma vulnerabile nonostante l’attuale crescita dell’edilizia residenziale, poiché le attività di finitura si svolgono generalmente nella fase finale dei lavori. Prestiamo particolare attenzione alla situazione di cassa e ai prestiti a disposizione degli acquirenti, soprattutto nel caso delle piccole e medie imprese. Prendiamo in esame diversi indicatori finanziari quali livello di attività, margini e capacità di finanziare il fabbisogno di capitale circolante. Costi finanziari elevati sono un segnale di una potenziale pressione sul flusso di cassa.
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