L’incertezza sul mercato dovrebbe aumentare nei prossimi anni, soprattutto se prevarrà la scelta di una “Hard Brexit”.
- Incertezza sul mercato a causa della Brexit
- Problemi legati ai contratti e performance al di sotto delle aspettative
- Livello ancora elevato di ritardi nei pagamenti
Dopo la debole performance registrata nel 3° trimestre del 2016 (i primi tre mesi successivi al referendum sulla Brexit), il settore edile britannico ha registrato una ripresa nel 4° trimestre, grazie soprattutto all’edilizia residenziale. Tuttavia, l’attività del settore ha continuato a risentire della riduzione degli investimenti e del clima di maggiore incertezza economica.
La mancanza di manodopera specializzata rappresenta un problema per il settore, in particolare sul mercato edile londinese. Ciò ha determinato pressione sui costi e ha limitato l’impatto positivo del miglioramento dei margini negli appalti. Un altro problema è rappresentato dall’eredità dei precedenti appalti in quanto, durante il periodo di recessione, molte imprese edili avevano accettato contratti a condizioni non più sostenibili dopo il 2014, a causa soprattutto dell’aumento del costo delle materie prime e della manodopera.
Considerato che molte imprese edili stavano ancora lavorando con margini molto limitati, le perdite sui contratti sono state piuttosto frequenti nonostante il miglioramento del flusso di ordini. Alla fine dello scorso anno, questo effetto negativo è apparso più contenuto, in quanto molti progetti sono stati completati e i nuovi appalti assicurano margini più elevati.
Nonostante la crescita della domanda a partire dal 2014, i problemi legati ai contratti e le performance inferiori alle aspettative, rappresentano un problema costante per il settore edile, poiché molte imprese erano state tentate da grandi appalti con margini di profitto interessanti. Allo stesso tempo, l’accesso al finanziamento bancario resta difficile, soprattutto nel caso delle imprese più piccole. Per le imprese di recente costituzione con patrimonio limitato sta aumentando il rischio che i contratti diventino insostenibili, soprattutto in assenza di riserve sufficienti per finanziare i ritardi di pagamento legati a controversie o ritardi contrattuali.
Ciò ha provocato diversi casi d’insolvenza nel 2015 e 2016, spesso a carico d’imprese che avevano forti livelli di crescita e sembravano registrare una buona performance.
Anche se non ci aspettiamo un aumento significativo dei casi di fallimento nel 2017, il livello d’insolvenze nel settore edile si mantiene elevato. Lo stesso vale per i ritardi di pagamento e per le notifiche di mancato pagamento, che dovrebbero aumentare nel primo semestre di quest’anno.
Le implicazioni della Brexit hanno avuto finora un effetto limitato sul settore edile britannico. La svalutazione della Sterlina ha determinato una maggiore pressione sui costi, ed i fornitori hanno dovuto confrontarsi con prezzi più alti per le materie prime d’importazione; inoltre, il mercato appare ancora incerto. Tuttavia, molti appaltatori possono ancora contare su 1/2 anni di ordini precedenti alla Brexit (in particolare, nel mercato di Londra) che rappresentano una riserva a breve termine.
Inoltre, vi sono diversi grandi progetti infrastrutturali in cantiere, quali l’HS2 (una rete ferroviaria ad alta velocità che collegherà il Nord e Sud dell’Inghilterra), Hinkley Point (una centrale nucleare) e Crossrail 2 (una ferrovia in servizio tra Londra e il Sud-Est del paese). È comunque probabile che la Brexit avrà un effetto negativo nel medio/lungo termine sull’edilizia, un settore ciclico dell’economia, poiché il rallentamento della crescita del PIL e la riduzione del livello di fiducia di consumatori, imprese e investitori, sta aumentando la pressione sulla performance del settore. L’incertezza sul mercato dovrebbe aumentare nei prossimi anni, soprattutto se prevarrà la scelta di una “Hard Brexit”.
Nel 2014 avevamo aumentato la nostra propensione al rischio nei confronti di questo settore, all’inizio del 2015 abbiamo nuovamente adottato un approccio più restrittivo a causa del nuovo aumento dei casi di fallimento. Per il momento, continuiamo a valutare con attenzione la concessione di copertura, analizzando i rischi caso per caso. Alla luce dell’eredità rappresentata dai precedenti appalti e del fatto che imprese apparentemente in salute hanno registrato un rapido peggioramento a causa di problemi legati ai contratti e alla performance al di sotto delle aspettative, è essenziale disporre dei dati finanziari più aggiornati e mantenere uno stretto contatto con gli acquirenti in quanto ci consente di prendere decisioni informate e aggiornate in relazione alle richieste di limiti di credito.
È indubbio che la Brexit avrà un impatto sul settore edile, anche se al momento la portata di questo impatto non è ancora chiara; tuttavia, sembra sempre più probabile che il prossimo mese di marzo il Regno Unito si appellerà all’Articolo 50 e quindi, che prevarrà la scelta di una “Hard Brexit”. Di conseguenza, continueremo a mantenere un approccio prudente, adattando la nostra strategia assicurativa in base all’evolversi della situazione.
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