Il settore automobilistico affronta il calo delle vendite a livello nazionale a causa di una diminuzione della popolazione e di una quota crescente di cittadini anziani e di aumenti di tasse.
- Prosegue la diminuzione delle vendite sul mercato interno
- Contrazione dei margini di profitto dei produttori nel 2016
- Per i produttori i pagamenti richiedono in media 30-60 giorni
Il settore automobilistico giapponese sta registrando una flessione delle vendite sul mercato interno legata a questioni demografiche (diminuzione della popolazione e aumento del numero di anziani) e agli aumenti delle imposte introdotti nel 2014 (imposta al consumo) e nel 2015 (imposta sugli autoveicoli leggeri). Un nuovo aumento delle imposte è previsto per il mese di ottobre del 2019.
I margini di profitto dei produttori del settore automobilistico giapponese hanno subito una lieveflessione nell'anno fiscale 2016 a causa soprattutto dell'apprezzamento dello Yen e della contrazione della domanda da parte del Nord America. Tuttavia, l'Unione Europea prevede di revocare i dazi sulle importazioni di veicoli nel quadro degli accordi commerciali con il Giappone e ciò dovrebbe favorire i produttori giapponesi a partire dal 2019.
Il settore è ad alta intensità di capitale, ma le imprese automobilistiche giapponesi non mostrano generalmente un livello di indebitamento eccessivo. Grazie alla buona performance del settore, le banche sono generalmente inclini a concedere prestiti a condizioni vantaggiose, anche grazie ai bassi tassi d’interesse. Inoltre, il Governo giapponese sta incoraggiando le banche a sostenere le imprese che hanno forti esigenze di finanziamento.
I pagamenti nel settore automobilistico giapponese richiedono in media 30 giorni per quanto riguarda i concessionari, 30-60 giorni nel caso dei produttori e 60-90 giorni per i grossisti. Il comportamento in materia di pagamenti del settore è stato ottimo negli ultimi due anni. Il numero di ritardi di pagamento, mancati pagamenti e insolvenze è molto basso e non prevediamo un peggioramento nei prossimi mesi poiché il mercato dovrebbe mantenersi stabile e l'accesso al finanziamento bancario non presenta particolari problemi. Tuttavia, il principale fornitore del settore, Takata Corporation, ha recentemente dichiarato fallimento (vedi di seguito).
Alla luce del contesto generalmente favorevole, il nostro approccio assicurativo nei confronti del settore automobilistico si mantiene molto aperto per quanto riguarda i grandi produttori e positivo nei confronti dei fornitori e grossisti di autoricambi. Tuttavia, per quanto riguarda questi ultimi segmenti, abbiamo adottato un approccio più prudente nei confronti delle imprese più piccole, che mostrano spesso un profilo finanziario debole e sono maggiormente esposte a mutamenti improvvisi sul mercato. Adottiamo maggiore cautela anche nei confronti dei concessionari a causa della performance debole del mercato interno.
Inoltre, monitoriamo con attenzione le imprese legate a Takata Corporation, il fornitore di autoricambi che ha presentato istanza di fallimento in Giappone e negli Stati Uniti a causa di problemi legati alla sicurezza degli airbag e al conseguente richiamo di decine di milioni di vetture sul mercato statunitense. Takata proseguirà nella sua azione di richiamo degli airbag difettosi, ma in caso di difficoltà finanziarie alcuni produttori e fornitori del settore automobilistico potrebbero essere costretti a farsi carico delle spese residue.
Documenti collegati
1.02MB PDF