Il modo migliore di sopravvivere per i piccoli rivenditori è quello di entrare in una grande associazione di acquisto e di competere con l'e-commerce fornendo un servizio eccezionale.
- I piccoli rivenditori tradizionali continuano ad essere in crisi
- I termini di pagamento oscillano tra 30 e 60 giorni
- Nessuna diminuzione delle insolvenze prevista nel 2018
Secondo l’Ente Statistico tedesco, nel 2017 il fatturato del settore della vendita al dettaglio non alimentare è cresciuto del 3,5% rispetto all’anno precedente (l’ottavo anno consecutivo di crescita) e questo andamento favorevole dovrebbe proseguire anche nel 2018. Il settore tedesco dei beni durevoli di consumo beneficia della solida performance economica del paese e quest’anno i consumi privati dovrebbero crescere dell’1,8%, dopo l’aumento del 2,2% registrato nel 2017. La domanda è sostenuta dal basso tasso di disoccupazione e dal maggiore potere d’acquisto delle famiglie. Tuttavia, l’aumento dei prezzi al consumo (che dovrebbero salire dell’1,9% nel 2018) potrebbe in qualche modo frenare la spesa.
Secondo l’Associazione tedesca delle industrie di arredamento (BVDM), nel 2017 il fatturato del segmento è cresciuto dello 0,5% (33,6 miliardi di Euro) e quest’anno le vendite dovrebbero continuare a registrare un moderato aumento. Per quanto riguarda il segmento dell’elettronica di consumo, secondo l’Associazione tedesca dei produttori di elettronica (ZVEI) nel primo semestre del 2017 le vendite sono aumentate dell’1,5 % per quanto riguarda i grandi elettrodomestici e del 3% nel caso dei piccoli elettrodomestici.
Le piccole e medie imprese al dettaglio continuano a doversi confrontare con la rapida crescita dei leader di mercato. Allo stesso tempo, continua ad aumentare la pressione da parte dei rivenditori online (nel 2017 le vendite online di beni durevoli di consumo sono cresciute del 10,9%). In quei segmenti in cui l’e-commerce ha registrato una rapida espansione (ad esempio, elettronica di consumo, elettrodomestici, arredamento, articoli per il tempo libero, abbigliamento), la concorrenza si è fatta ancora più agguerrita, facendo aumentare la pressione sui margini di profitto e limitando le prospettive future di molti piccoli commercianti su strada: per queste imprese, il modo migliore per sopravvivere in un mercato altamente competitivo è di unirsi in grandi cooperative di acquisto e di competere con l’e-commerce offrendo un servizio eccellente, come ad esempio servizi di consulenza, procedure semplici per il reso dei prodotti ecc.
In linea generale, i termini di pagamento nel retail dei beni durevoli di consumo oscillano tra 30 e 60 giorni, ma possono arrivare anche ad oltre 120 giorni a seconda del potere di mercato dei singoli rivenditori. Il comportamento di pagamento si è finora mantenuto buono e stabile, con un basso numero di ritardi. Il tasso d’insolvenza del settore è nella media rispetto ad altri comparti e il numero di fallimenti dovrebbe per quest’anno mantenersi stabile rispetto al 2017. Tuttavia, il settore è in controtendenza rispetto all’andamento generale delle insolvenze delle imprese tedesche per il 2018, che prevede una riduzione del 4% rispetto allo scorso anno.
A causa delle difficili condizioni di mercato per i piccoli rivenditori, continuiamo a considerare i beni durevoli di consumo un settore a rischio medio. Secondo l’Associazione di settore HDE, soltanto il 24% dei rivenditori con meno di 5 dipendenti prevede un aumento di fatturato nel 2018 rispetto all’80% delle imprese con oltre 100 addetti. Continuiamo a monitorare con attenzione l’effetto sugli operatori tradizionali della crescente concorrenza da parte dei rivenditori online. Per il 2018 i dati dell’HDE suggeriscono soltanto un lieve aumento di fatturato (+1,2%) per quanto riguarda i commercianti su strada rispetto alla crescita di oltre il 10% degli operatori online. La trasparenza in materia di prezzi, resa possibile dal proliferare dei rivenditori online, contribuisce a mantenere alta la pressione sui margini di profitto lungo l’intera catena del valore. Nel caso dei segmenti particolarmente attivi nell’e-commerce, cerchiamo di ottenere i dati finanziari più aggiornati al fine di monitorare con attenzione la capacità degli acquirenti di mantenere margini di profitto accettabili. Tuttavia, non potendo trasferire gli aumenti dei costi sui clienti/consumatori, o compensare tali aumenti con altri risparmi, le imprese potrebbero esigere termini di pagamento più lunghi. Monitoriamo attentamente il comportamento in materia di pagamenti di tutti i sotto-settori e informiamo immediatamente i nostri clienti qualora dovessimo notare un peggioramento.
Non concediamo copertura a imprese di nuova costituzione nel loro primo anno di attività, salvo che non facciano parte di un gruppo conosciuto o di una società consolidata.