Market Monitor Beni Durevoli di Consumo Italia 2018

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  • Beni durevoli

04 aprile 2018

In un mercato altamente competitivo e frammentato, i margini di profitto dei rivenditori dovrebbero rimanere sotto pressione nel 2018 dopo il deterioramento nel 2017.

  • Lo scorso anno i consumi privati in Italia sono cresciuti dell’1,4% e dovrebbero continuare a crescere dell’1,2% nel 2018; lo stesso vale per la domanda interna di beni durevoli di consumo che dovrebbe seguire il medesimo andamento. Nel 2017 la domanda di elettrodomestici ha registrato una flessione dell’1,1% e le prospettive per quest’anno restano contenute. La domanda nel segmento dell’arredamento è aumentata di circa il 2% nel 2017 e sarà ulteriormente sostenuta quest’anno dagli incentivi statali a sostegno dei consumi delle famiglie.
  • I margini di profitto dei rivenditori dovrebbero mantenersi sotto pressione anche quest’anno dopo l’andamento negativo registrato nel 2017. Il settore dei beni durevoli di consumo si conferma molto competitivo, con una frammentazione medio-alta soprattutto tra gli operatori medio-piccoli. Le imprese più deboli con scarsa solidità finanziaria sono state estromesse dal mercato, mentre altre hanno scelto di fondersi per riuscire a sopravvivere. Si prevede che l’attuale processo di consolidamento prosegua anche quest’anno, a causa delle dimensioni più contenute dei rivenditori italiani rispetto ai colleghi europei e la forte pressione da parte dell’e-commerce sui negozi tradizionali su strada.
  • I termini di pagamento oscillano in media tra 60 e 90 giorni. Per le imprese nel settore dei beni durevoli di consumo la principale fonte di finanziamento è rappresentata dal capitale circolante. Il numero di ritardi e insolvenze è aumentato lo scorso anno e prevediamo che il contesto di rischio per il settore dei beni durevoli di consumo resterà difficile anche nel 2018, con un ulteriore aumento delle insolvenze causato dalla forte concorrenza e dai problemi di liquidità da parte di alcuni operatori. Il settore appare in controtendenza rispetto al contesto generale d’insolvenza in Italia (il numero di fallimenti a carico delle imprese italiane dovrebbe, quest’anno, scendere del 5%).
  • Il nostro approccio assicurativo nei confronti del settore dei beni durevoli di consumo è prudente, in particolare per quanto riguarda i distributori a basso valore aggiunto. In particolare, i segmenti a bassa crescita degli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo sono caratterizzati dalla presenza di molti operatori più deboli lungo la catena di distribuzione che mostrano problemi di liquidità e/o non dispongono spesso della solidità necessaria per sopravvivere in un mercato altamente competitivo. Alcune di queste imprese potrebbero non essere in grado di adattarsi all’evoluzione della domanda dei consumatori e alle nuove abitudini di acquisto. Tuttavia, esportazioni e incentivi statali sosterranno il segmento dell’arredamento.
Italia: Settore Beni Durevoli di Consumo - Pil

 

Italia: Settore Beni Durevoli di Consumo - Trend Settori

 

 

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