Si prevede che i beni durevoli di consumo continueranno la loro espansione delle vendite nel 2018, anche se a un ritmo inferiore rispetto al 2017, mentre la crescita dei consumi privati rallenta.
- Nel 2017 le vendite di beni durevoli di consumo hanno continuato a crescere grazie al solido andamento del PIL e dei consumi privati (in aumento rispettivamente del 3,1% e del 2,4%), al miglioramento del livello di fiducia dei consumatori, all’inflazione bassa e alla maggiore disponibilità di credito al consumo. Il settore dei beni durevoli di consumo dovrebbe continuare a crescere anche quest’anno, benché ad un ritmo più contenuto rispetto al 2017 poiché la crescita dei consumi privati dovrebbe registrare un lieve rallentamento, portandosi al 2,1%.
- I margini di profitto nel settore dei beni durevoli di consumo si sono mantenuti generalmente stabili lo scorso anno e questo andamento favorevole dovrebbe proseguire anche nel 2018. Il tasso d’indebitamento del settore non è eccessivamente elevato poiché le imprese non necessitano in genere di forti investimenti e le esigenze di finanziamento sono soprattutto legate al capitale circolante.
- La concorrenza resta forte in questo mercato e registrerà un ulteriore aumento nei prossimi anni con l’espansione dell’e-commerce, mentre i grandi operatori continueranno a sviluppare strategie volte a migliorare la loro approccio digitale.
- I pagamenti nel settore richiedono in media tra 60 e 90 giorni. Lo scorso anno il comportamento di pagamento è stato relativamente positivo in tutti i principali sotto-settori (elettrodomestici, arredamento ed elettronica di consumo) e alla luce delle prospettive positive non ci aspettiamo particolari variazioni nel 2018. I casi d’insolvenza nel settore dei beni durevoli di consumo dovrebbero ridursi di circa il 5% quest’anno.
- Il nostro approccio assicurativo si conferma positivo nei confronti del segmento dell’elettronica di consumo e neutro per quanto riguarda gli elettrodomestici poiché in questo segmento, la concorrenza da parte dell’e-commerce potrebbe avere un impatto significativo a breve termine sui piccoli rivenditori locali. Nonostante la crescita degli ultimi due anni, ilnostro approccio assicurativo nei confronti delle imprese di arredamento è neutro poiché questo sotto-settore è strettamente legato all’edilizia e i grandi operatori esercitano una forte pressione sulle imprese più piccole.
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