Grecia: segni di speranza per alcuni settori?

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06 luglio 2017

Nonostante la fragilità del momento, nel 2017 si prevede un rimbalzo del PIL, e mentre alcuni settori si aspettano di trarne vantaggio, altri sono ancora sotto pressione.

  • La situazione economica rimane fragile, ma è prevista una ripresa del PIL nel corso del 2017.
  • Ci si attende che alcuni settori beneficeranno di questa crescita.
  • Si prevede un calo delle insolvenze nel 2017, ma il livello delle insolvenze resterà alto.

 

Attesa una ripresa in alcuni settori industriali

Il 15 giugno i ministri delle finanze della zona euro hanno accettato di fornire alla Grecia un'altra tranche di 8,5 miliardi di euro dal fondo di salvataggio internazionale. Questa tranche permetterà ad Atene di rimborsare 7 miliardi di euro di debiti alla Banca centrale europea, in scadenza  a luglio. Tuttavia, il pagamento è ancora soggetto ad approvazioni parlamentari in alcuni paesi. Al tempo stesso, il futuro del programma di aiuti finanziari da 86 miliardi di euro continua a essere vincolato all'attuazione di riforme economiche concordate, ma fortemente contestate. Le misure di austerità in combinazione con l'attuale schema di salvataggio (ad esempio tasse più elevate, aumenti dei costi di previdenza sociale e rimborsi del debito) e controlli sul capitale, frenano la crescita economica.

Detto questo, il PIL greco ha mostrato un rimbalzo modesto del 0,3% nel 2016 e dovrebbe crescere fino al 2,7% nel 2017, considerata  la piena attuazione del programma di finanziamento del meccanismo europeo di stabilità (ESM). La crescita economica del 2017 sarà determinata da una domanda di investimenti, da un aumento del consumo privato (dovuto alla diminuzione della disoccupazione, che tuttavia rimane molto elevata, oltre il 21%) e all'espansione delle esportazioni.

Si prevede che settori come turismo,  packaging, alimentare e trasporti (internazionali) si riprenderanno e cresceranno quest'anno. Le esportazioni di prodotti agricoli (olio d'oliva, ortaggi, frutta, ecc.), nonché di prodotti petroliferi, farmaceutici e di alluminio, sono destinati ad aumentare, beneficiando della domanda esterna più elevata e della migliore competitività internazionale
del paese rispetto ad alcuni concorrenti europei come il Portogallo e Spagna. Tuttavia la situazione per settori come l’edilizia, i materiali da costruzione, il tessile e il settore finanziario/bancario rimane difficile.

Atteso un calo delle insolvenze nel 2017

Il settore bancario greco continua ad essere influenzato negativamente da un'elevata percentuale di prestiti non performing (NPL), circa il 37% dei prestiti totali lordi. La difficile situazione delle banche greche vincola i prestiti necessari per rivitalizzare il dinamismo del settore privato. I progressi registrati nella pulizia dei NPL sono stati finora lenti e la legislazione recentemente adottata in materia di insolvenza e di esecuzione del debito (che consente, ad esempio, la vendita di NPL) deve essere ancora pienamente attuata. La crescita dei crediti
assolutamente  necessaria per sostenere l'espansione economica, rimarrà limitata nel 2017 (+ 0,7%) e nel 2018 (+ 2,1%) e questa previsione si basa anche sulla rapida eliminazione dei controlli sui capitali e sul pagamento delle tranche di debito dovute ai creditori da parte della Grecia.

I ritardi nei pagamenti sono diminuiti nel 2016 rispetto al 2015, tuttavia nel 2017 non si prevedono miglioramenti significativi. A causa del modesto rimbalzo economico, le ipotesi di insolvenza dovrebbero diminuire del 2% nel 2017 dopo gli incrementi annuali registrati dal 2008. Tuttavia, il livello di insolvenza rimane più di cinque volte superiore agli anni precedenti la crisi (vale a dire prima del 2008). Settori quali l’alimentare e l'IT / elettronica dovrebbero registrare fallimenti aziendali in diminuzione, mentre le insolvenze nei settori delle costruzioni, tessile e macchinari si prevede resteranno  elevati, senza una diminuzione sensibile delle insolvenze.

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