Mentre nel 2107 si prevede una modesta ripresa dopo due anni di contrazione, e insolvenze aziendali cresceranno del 10%.
Situazione Politica
Capo di Stato/governo:
Presidente Michel Temer (da agosto 2016)
Popolazione:206,1 milioni (stima)
L’elevata instabilità politica non diminuisce
Alla fine di agosto 2016, il Senato brasiliano ha votato a favore dell’impeachment del presidente Dilma Rousseff, del Partido dos Trabalhadores (PT), di sinistra, ritenendola colpevole di violazione delle norme di bilancio, e ha nominato Michel Temer, del Partido do Movimento Democrático Brasileiro (PMDB), di centro, come presidente fino a tutto il 2018.
Sebbene Temer sia forte della maggioranza in seno al Congresso, la governabilità continuerà a essere intralciata dalle indagini sulle accuse di corruzione alla compagnia petrolifera statale Petrobras.
I pubblici ministeri hanno asserito che le principali imprese edili e altre società hanno versato ingenti tangenti in cambio di appalti a funzionari di alto livello di Petrobras e a politici. Finora, è stata tirata in ballo più della metà dei membri del Congresso, incluso il presidente Temer, che potrebbe dover essere costretto a rassegnare le dimissioni qualora le accuse di corruzione risultassero fondate.
Situazione economica
Le riforme economiche nell’agenda del nuovo governo
Nel 2015 e nel 2016, l’economia brasiliana ha subito una contrazione superiore al 3% a causa di una domanda estera debole e del calo nei prezzi delle materie prime, e il consumo privato, gli investimenti e la produzione industriale si sono ridotti in maniera significativa. Le conseguenze dello scandalo Petrobras hanno colpito duramente l’economia: gli investimenti nel settore energetico e in quello delle infrastrutture
sono stati temporaneamente bloccati e molte aziende si trovano in difficoltà finanziarie.
Dal suo insediamento, Temer e i suoi consulenti economici hanno varato politiche economiche più ortodosse per migliorare le finanze pubbliche, aumentare la fiducia degli investitori e tirare l’economia fuori dalla crisi. Tra le misure adottate, vi sono anche gli emendamenti costituzionali volti a ridurre la crescita della spesa pubblica e a migliorare la credibilità della Banca centrale. L’amministrazione ha inoltre iniziato a occuparsi delle essenziali riforme del sistema pensionistico e di sicurezza sociale, ad affrontare la questione della rigidezza del mercato del lavoro e a ridurre la burocrazia, ma si prevede che i progressi in questi campi saranno molto lenti, visto l’attuale
contesto politico volubile.
Il testo del rapporto completo è disponibile in fondo alla pagina in formato PDF scaricabile.