Con oltre 58.000 casi nel 2016 il numero di insolvenze commerciali è ancora di circa il 5% superiore a quello dell'inizio della crisi creditizia nel 2008.
Situazione delle insolvenze
Malgrado le diminuzioni del 2016 e 2017, il livello di insolvenza resta elevato
Le insolvenze delle imprese francesi hanno segnato una flessione di circa l'8%
nel 2016, e nel 2017 è previsto un ulteriore calo del 5%, in linea con la (seppur
modesta) ripresa economica in corso. Ciononostante, con più di 58.000 fallimenti
nel 2016, il numero di insolvenze è stato comunque di circa il 5% maggiore
rispetto a quello registrato nel 2008.
Situazione economica
Crescita al di sotto della media dell'area dell'euro
Dopo anni di lievi aumenti del PIL inferiori all'1%, nel 2015 e 2016 l'economia francese è cresciuta dell'1,2% su base annua. Il tasso di crescita si è tuttavia mantenuto al di sotto della media dell'area dell'euro dell'1,6%.
Nel 2017 e 2018, si prevede solo un modesto aumento dell'economia francese dell'1,3 e dell'1,4% rispettivamente; un valore, questo, ancora una volta inferiore alla media dell'area dell'euro. La produttività, inoltre, continua a essere un problema all'interno del settore manifatturiero francese. Di contro, la disoccupazione
mostra una tendenza al ribasso che dovrebbe volgere a favore dei consumi privati.
La crisi creditizia del 2008, le successive misure statali di stimolo e la ripresa soltanto modesta della Francia hanno portato a un sensibile aumento del debito pubblico negli ultimi anni, salito al 93% del PIL nel 2016, dal 67% nel 2008. Il
governo francese ha ripetutamente oltrepassato la soglia del 3% del PIL per il disavanzo fissata dai parametri di Maastricht. Nonostante l'adozione di alcuni programmi di austerità, si impongono ulteriori misure volte a frenare la spesa pubblica francese: la più elevata dell'area dell'euro (57% del PIL).