Con una media del 53,4%, l'India ha avuto la più alta percentuale di fatture B2B pagate in ritardo sia sul meercato domestico che estero di tutti i paesi dell'Asia Pacifico.
A seguito del rallentamento del PIL della Cina, l'India ha assunto il ruolo di leader mondiale in termini di crescita, con un PIL che dovrebbe aumentare del 7,3% quest'anno e del 7,6% nel 2018. Grazie alla relativa chiusura della sua economia, l'India non risente in modo eccessivo del rallentamento della Cina e delle possibili misure commerciali degli Stati Uniti. Nonostante questo, il 38,1% degli intervistati in India prevede di adottare misure di protezione aggiuntive contro i rischi potenziali derivanti da questi sviluppi e dalla Brexit.
Vendite a credito
La percentuale media delle transazioni a credito in India è diminuita dal 45,3% nel 2016 al 44,4% quest'anno. La media del paese è anche leggermente inferiore al dato relativo alla regione Asia-Pacifico (45,9%).
- La percentuale media delle vendite a credito tra aziende sul mercato interno si è ridotta dal 51,9% nel 2016 al 48,3% nel 2017.
- Al contrario, il dato relativo ai clienti esteri ha registrato un lieve aumento, portandosi dal 38,6% lo scorso anno al 40,4% nel 2017.
- Rispetto alle medie regionali (mercato interno: 49,5%; estero: 42,2%), gli intervistati in India sono meno propensi a vendere a credito sia sul mercato interno che su quello estero.
- In linea con quanto osservato nelle precedenti indagini, i fornitori indiani (come gli altri colleghi della regione Asia-Pacifico) sono più riluttanti a vendere a credito ai clienti esteri piuttosto che sul mercato interno. Ciò sembra suggerire la percezione, da parte delle imprese indiane, di un rischio maggiore legato alle transazioni estere rispetto a quelle sul mercato interno.
Fatture insolute clienti B2B (%)
Tra i paesi intervistati nella regione Asia-Pacifico, l'India ha riferito la percentuale più elevata di fatture scadute per quanto riguarda i clienti sul mercato interno ed estero. La percentuale media delle fatture commerciali insolute in India sembra mantenersi sostanzialmente stabile, con un aumento di soli 0,6 punti percentuali rispetto a un anno fa (53,4% contro il 52,8% nel 2016).
- In media, il 96,7% degli intervistati in India ha riferito ritardi di pagamento da parte clienti B2B interni. Si tratta della percentuale più alta di intervistati a livello regionale, ben al di sopra della media per l'area Asia-Pacifico (89,6%).
- Per quanto riguarda i clienti B2B stranieri, i ritardi di pagamento sono stati indicati dal 90,6% degli intervistati (media regionale: 88,8%).
- In media, il 56,4% del valore totale delle fatture sul mercato interno e il 50,3% sul mercato estero è risultato insoluto alla scadenza: entrambi i dati sono al di sopra delle medie riferite per la regione Asia-Pacifico (mercato interno: 44,6%; estero: 46,1%).
- In linea con quanto osservato nel 2016, l'India ha il DSO (Days Sales Outstanding) più alto della regione (49 giorni), in aumento rispetto al 2016 (48 giorni) e ben al di sopra del DSO medio di 40 giorni per la regione Asia-Pacifico.
- Per il futuro, soltanto il 19,4% degli intervistati in India non si aspetta variazioni per quanto riguarda il DSO nei prossimi 12 mesi. Una percentuale elevata di intervistati (23,2%) prevede un aumento significativo del DSO nello stesso periodo, mentre il 39,8% prospetta un lieve peggioramento. Entrambi i dati sono ben al di sopra della percentuale di intervistati che prevede invece una riduzione.
Dilazioni medie di pagamento (giorni)
I tempi di incasso in India sono tra i più lunghi della regione Asia-Pacifico. Quest'anno, tuttavia, la durata dei pagamenti ha registrato un miglioramento, passando da 66 giorni nel 2016 a 63 giorni.
- Nel 2017 i termini di pagamento delle fatture commerciali sul mercato interno erano di 28 giorni, due giorni in meno rispetto a un anno fa.
- Le dilazioni medie concesse ai clienti B2B esteri erano invece di 30 giorni, un dato invariato rispetto al 2016.
- I termini di pagamento medi in India sono pressoché in linea con la media della regione Asia-Pacifico (mercato interno: 29 giorni; estero: 30 giorni).
- I clienti B2B dei fornitori indiani sul mercato interno sembrano ritardare i pagamenti, in media, di 35 giorni (un giorno in più rispetto al 2016).
- Nel caso dei clienti B2B esteri, i tempi dei ritardi di pagamento si sono ridotti di tre giorni: più nello specifico, quest’anno i clienti esteri dei fornitori indiani sembrano pagare più velocemente, con un ritardo medio di 33 giorni (contro 36 giorni nel 2016).
- Dopo gli intervistati a Taiwan (in media, 68 giorni), i fornitori in India riferiscono i tempi di incasso più lunghi (63 giorni) della regione. La durata media dei pagamenti per la regione Asia-Pacifico è decisamente inferiore (55 giorni).
Motivazioni principali dei ritardi di pagamento
Le motivazioni principali dei ritardi di pagamento da parte dei clienti sul mercato interno ed estero sono le stesse citate a livello regionale. Tuttavia, i fornitori indiani hanno indicato queste motivazioni in percentuale maggiore.
- La motivazione principale dei ritardi di pagamento da parte dei clienti interni era l'insufficiente disponibilità di fondi (citata dal 51,5% degli intervistati). Si tratta della percentuale più alta di intervistati che ha indicato questa motivazione a livello regionale, ben al di sopra della percentuale media del 43,8%.
- Un'altra motivazione dei ritardi di pagamento sul mercato interno era la volontà dell'acquirente di utilizzare le fatture in sospeso come fonte di finanziamento alternativo (citata dal 38,6% degli intervistati indiani). Si tratta di una differenza a livello regionale, dove la seconda motivazione più frequentemente citata era la complessità delle procedure di pagamento (27,4%).
- I clienti esteri degli intervistati indiani ritardano i pagamenti principalmente a causa della complessità delle procedure di pagamento (motivazione indicata dal 35,6% degli intervistati) e dell'insufficiente disponibilità di fondi (32,8%). Le stesse due motivazioni principali sono state citate a livello regionale (complessità delle procedure di pagamento: 34,9%; insufficiente disponibilità di fondi: 33,3%).
- I ritardi di pagamento hanno influito negativamente sulla maggior parte delle imprese indiane intervistate; infatti, soltanto il 14,2% degli intervistati ha affermato che i ritardi non hanno comportato conseguenze per l’azienda. Tra gli intervistati che hanno dichiarato di aver risentito di questi ritardi di pagamento, il 41,2% ha dovuto adottare misure specifiche di correzione del flusso di cassa, mentre il 39,7% è stato costretto a ritardare i pagamenti ai propri fornitori.
Protezione della redditività dell'impresa
A livello regionale, le imprese intervistate in India sembrano essere tra le più inclini ad aumentare la protezione contro i rischi derivanti dalla Brexit, dal protezionismo degli USA e dal rallentamento in Asia.
- Il 38,1% degli intervistati in India ha indicato l'intenzione di aumentare gli strumenti di gestione del credito quale protezione contro questi sviluppi. Si tratta di una percentuale ben al di sopra della media della regione Asia-Pacifico (30,3%).
- Le due misure di protezione più frequentemente indicate dagli intervistati in India sono la valutazione più accurata dell'affidabilità creditizia dell'acquirente (43,6%) e il maggiore ricorso all'assicurazione del credito (40,8%). A livello regionale, i principali strumenti di gestione del credito risultavano essere la valutazione più accurata dell'affidabilità creditizia dell'acquirente (36,1%) e i maggiori controlli sul rischio di credito (34,0%).
- Il rallentamento della Cina sembra essere la principale fonte di preoccupazione per i fornitori indiani: il 46,2% degli intervistati intende aumentare i controlli sull'affidabilità creditizia dell'acquirente, mentre il 45,8% ha indicato la volontà di ricorrere maggiormente all'assicurazione del credito.
- Per quanto riguarda il protezionismo degli USA, il 44,4% degli intervistati in India prevede di aumentare i controlli sull'affidabilità creditizia dell'acquirente, mentre il 37,2% intende ricorrere maggiormente all'assicurazione del credito.
- Le imprese indiane intervistate sembrano meno preoccupate dai rischi legati alla Brexit. Tuttavia, il 41,9% degli intervistati prevede di aumentare i controlli sul rischio di credito degli acquirenti e il 40,1% di valutarne più accuratamente l'affidabilità creditizia.
Crediti inesigibili
In linea con quanto evidenziato nel 2016, il valore totale dei crediti commerciali dichiarati inesigibili in India (2,6%) è il più alto della regione Asia-Pacifico.
- Nonostante il lieve calo rispetto al 2016 (2,8%), l'India mostra ancora la percentuale più alta di crediti inesigibili nella regione, superiore anche alla media regionale del 2,1%.
- Nel 2017 il dato riferito alle perdite su crediti sul mercato interno è stato maggiore rispetto a quello relativo ai clienti esteri (mercato interno: 1,8%; estero: 0,8%). Rispetto a un anno fa, la percentuale di crediti commerciali inesigibili sul mercato interno ha registrato una lieve flessione (mercato interno: 2,0%; estero: 0,8%).
- I settori dei beni durevoli di consumo, dei servizi alle imprese, dei servizi finanziari e dei macchinari hanno fatto registrare la percentuale più alta di perdite su crediti commerciali.
- Per il 45,8% degli intervistati in India il fallimento o la cessazione delle attività del cliente sono stati la motivazione principale dell'inesigibilità dei crediti commerciali. Altre motivazioni erano l'anzianità del debito (citata dal 41,9% degli intervistati) e l'impossibilità di rintracciare il cliente (37,9%).
Comportamento di pagamento per settore
Gli intervistati in India sembrano ottimisti per quanto riguarda i prossimi 12 mesi: la maggior parte delle imprese indiane intervistate si aspetta infatti un miglioramento del comportamento di pagamento da parte dei clienti su fatture commerciali.
- I fornitori indiani hanno concesso ai clienti B2B dei settori della chimica e dei metalli dilazioni di pagamento più lunghe rispetto alla media nazionale (29 giorni): in media, i clienti dei settori della chimica e dei metalli hanno avuto a disposizione, rispettivamente, 52 giorni e 45 giorni per il pagamento delle fatture.
- Al contrario, le dilazioni di pagamento più brevi hanno interessato i clienti del settore dei trasporti (25 giorni dalla data della fattura).
- Secondo quanto riferito dagli intervistati in India, i clienti nei settori dell'elettronica e dei beni durevoli di consumo hanno fatto registrare i ritardi di pagamento più lunghi: rispettivamente, 47 e 43 giorni di ritardo nel pagamento delle fatture.
- Per quanto riguarda il settore dell'elettronica, le motivazioni più frequentemente citate sono state la complessità delle procedure di pagamento e l'errata compilazione della fattura (entrambe indicate dal 42,0% degli intervistati).
- Per quanto riguarda invece il settore dei beni durevoli di consumo, le motivazioni principali sono state l'utilizzo delle fatture in sospeso quale forma di finanziamento alternativo (41,0%) e l'insufficiente disponibilità di fondi (38,0%).
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