Market Monitor Beni Durevoli di Consumo Italia 2017

Market Monitor

  • Italia
  • Beni durevoli

28 marzo 2017

Le imprese più deboli con scarsa solidità finanziaria sono state estromesse dal mercato, mentre altre hanno scelto di fondersi per riuscire a sopravvivere.

  • La crescita dei consumi privati in Italia dovrebbe rallentare allo 0,5% nel 2017, dopo l’aumento dell’1,4% dello scorso anno. Tuttavia, la domanda interna di beni durevoli di consumo dovrebbe mantenersi stabile poiché le vendite al dettaglio dovrebbero crescere dell’1,9% e l’inflazione dovrebbe aumentare soltanto dell’1,7%. I margini di profitto dei rivenditori dovrebbero, pertanto, mantenersi stabili.
  • A causa della sua dipendenza dal settore immobiliare, il sotto-settore dell’arredamento ha registrato un declino costante fino alla ripresa iniziata nel 2014; nel 2016 la domanda di mobili è cresciuta del 2,2% e sarà ulteriormente sostenuta quest’anno dai nuovi incentivi statali a supporto dei consumi delle famiglie. Le vendite di elettrodomestici hanno registrato una crescita del 2,9% nel 2016 anche grazie agli incentivi statali che sono stati parzialmente confermati per il 2017.
  • Il settore della vendita al dettaglio dei beni durevoli di consumo continua ad essere molto competitivo e con un livello di frammentazione medio-alto anche dopo le aggregazioni che hanno coinvolto alcuni dei principali operatori. Le imprese più deboli con scarsa solidità finanziaria sono state estromesse dal mercato, mentre altre hanno scelto di fondersi per riuscire a sopravvivere. Si prevede che l’attuale processo di concentrazione proseguirà fino a raggiungere un nuovo equilibrio di mercato, considerato che le dimensioni medie dei rivenditori italiani continuano ad essere inferiori rispetto a quelle dei concorrenti europei. 
  • I termini di pagamento oscillano, in media, tra i 60 e i 90 giorni. I casi di ritardi nei pagamenti e le insolvenze si sono mantenuti stabili nel 2016 e non ci aspettiamo variazioni significative quest’anno.
  • Il nostro approccio assicurativo nei confronti del settore dei beni durevoli di consumo si mantiene generalmente aperto, pur adottando maggiore prudenza nei confronti degli operatori più deboli nella catena di distribuzione, che spesso dispongono di limitate capacità di sopravvivenza a lungo termine in un contesto altamente competitivo.