L’attuale politica di riequilibrio dell’economia dovrebbe favorire l’aumento delle vendite dei beni durevoli di consumo
- Continua la forte crescita delle vendite online
- I pagamenti richiedono in media 60 giorni
- La maggior parte dei ritardi di pagamento è causata da controversie commerciali
Fino al 2014 il settore cinese della vendita al dettaglio aveva registrato, per diversi anni, una solida crescita grazie all’aumento del reddito disponibile e alla crescente urbanizzazione. Da allora l’andamento delle vendite dei beni durevoli di consumo ha subito un rallentamento, soprattutto a causa della flessione del tasso di crescita economica e della maggiore volatilità del mercato immobiliare, in particolare nelle città di terza e quarta fascia.
Le vendite di elettrodomestici si sono mantenute scarse nel primo semestre del 2016 per poi registrare una ripresa verso la fine dell’anno a seguito della riduzione di problematiche relative agli stock, in particolare nei segmenti dei condizionatori d’aria (+33%), delle lavatrici (+10%) e dei frigoriferi (+7%). Tuttavia tale ripresa è sostenuta dalla domanda per la sostituzione e l’aggiornamento di prodotti obsoleti, e pertanto dovrebbe essere di natura temporanea e perdurare per la prima metà di quest’anno per poi ridursi nuovamente. L’attuale politica di riequilibrio dell’economia (con pochi investimenti orientati all’export ma orientata ad una crescita maggiormente legata ai consumi) dovrebbe favorire l’aumento delle vendite dei beni durevoli di consumo: in realtà, al momento questa politica non sta sostenendo il settore della vendita al dettaglio in quanto, a causa dell’assenza di una rete di protezione sociale completa, il tasso di risparmio dei consumatori cinesi si mantiene elevato.
Il Governo cinese continua a porre particolare enfasi sugli investimenti infrastrutturali (cresciuti del 17,8% nel 2016) che rappresenteranno il principale fattore di crescita economica nel 2017. Detto questo, a novembre dello scorso anno il Consiglio di Stato cinese ha annunciato una serie di politiche di supporto volte a migliorare il contesto commerciale del settore della vendita al dettaglio, tra cui la riduzione delle aliquote fiscali e un migliore accesso al finanziamento bancario per i rivenditori medio-piccoli.
Se da una parte le vendite totali di beni durevoli di consumo registrano una crescita modesta, la vendita al dettaglio online sta attraversando una fase di rapida espansione a discapito delle imprese tradizionali e la Cina è ormai prossima a diventare il mercato dell’e-commerce più grande a livello mondiale. Secondo il CCID (China Center for Information Industry Development), il mercato dello shopping B2C online per quanto riguarda gli elettrodomestici (inclusi i dispositivi mobili) ha toccato 184,8 miliardi di Renminbi (25,3 miliardi di Euro) nel primo semestre del 2016, con una crescita del 35% rispetto all’anno precedente.
Le vendite online di televisori piatti, condizionatori d’aria, frigoriferi e lavatrici sono cresciute di oltre il 40%, mentre le vendite di scaldabagni, cappe aspiranti ed elettrodomestici da incasso sono aumentate di oltre il 50%.
I pagamenti nel settore cinese dei beni durevoli di consumo richiedono in media 60 giorni e il numero di notifiche di mancato pagamento è piuttosto basso. La maggior parte dei ritardi di pagamento è causata da controversie commerciali piuttosto che da reali difficoltà finanziarie degli acquirenti.
Il tasso d’insolvenza/fallimento del settore è relativamente basso rispetto a quello di altri comparti industriali cinesi e non prevediamo variazioni nel 2017.
Il nostro approccio assicurativo si mantiene generalmente positivo per quanto riguarda il segmento degli elettrodomestici, poiché è prevista per quest’anno una crescita delle vendite grazie soprattutto alla domanda per la sostituzione degli apparecchi obsoleti.
Monitoriamo tuttavia con attenzione i rivenditori indipendenti di beni durevoli di consumo che hanno un portafoglio di attività diversificato unito a forte indebitamento. Per queste imprese, l’assenza d’investimenti e/o la stretta creditizia potrebbero determinare seri problemi di liquidità.
Nell’ottica di mitigare la pressione sui margini di profitto causata dall’aumento dei costi delle materie prime, alcuni leader di mercato, tra cui Midea e Gree, hanno adottato misure preventive di aumento dei prezzi e prevediamo che questa situazione proseguirà anche nel 2017. Il potenziale impatto negativo causato dall’aumento dei prezzi sarà comunque limitato, poiché i consumatori
cinesi non sono particolarmente sensibili a lievi variazioni di prezzo per i prodotti di fascia alta, come ad esempio i grandi elettrodomestici, ma sono particolarmente attenti al confronto delle funzionalità e del valore aggiunto tra le diverse marche.
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