I ritardati pagamenti dei clienti B2B domestici e stranieri sono stati segnalati più frequentemente dagli intervistati a Singapore rispetto alle altre aziende della regione.
L'apertura dell'economia di Singapore espone il paese al rallentamento della Cina previsto nel 2018. Nonostante il contesto commerciale incerto, la maggior parte degli intervistati a Singapore non prevede di modificare gli attuali strumenti di gestione del credito per contrastare sviluppi legati alla Brexit, al protezionismo degli USA e al rallentamento economico in Asia.
Vendite a credito
Nel 2016, Singapore ha avuto la più alta percentuale media di transazioni su credito con il 54,5%. Ciò è cambiato nel 2017, quando il valore totale medio delle vendite su termini di credito è sceso al 44,5%. Questa è stata anche la più consistente diminuzione registrata nella regione Asia Pacifico.
Fatture insolute clienti B2B (%)
Nel 2017, i pagamenti ritardati da clienti B2B domestici e stranieri sono stati segnalati più frequentemente dagli intervistati a Singapore che dagli intervistati in Asia Pacifico complessivamente.
Dilazioni medie di pagamento (giorni)
La durata del pagamento a Singapore è migliorata da una media di 59 giorni nel 2016 a 47 giorni nel 2017. Insieme ai loro pari in Australia (46 giorni), gli intervistati a Singapore pagano più velocemente.
Motivazioni principali dei ritardi di
pagamento
La ragione più frequente per i ritardi di pagamento a Singapore è insufficiente disponibilità di fondi. I ritardi su transazione con l'estero si sono verificati principalmente a causa della complessità della procedura di pagamento.
Protezione della redditività dell'impresa
Nonostante i potenziali rischi derivanti da Brexit, il protezionismo statunitense e il rallentamento in Asia, solo il 25,2% degli intervistati a Singapore ha dichiarato di poter fare di più per proteggere le proprie attività.
Crediti inesigibili
Il valore complessivo dei crediti B2B scaduti e inesigibili a Singapore è diminuito dal 2,1% nel 2016 all'1,9% quest'anno ed è inferiore alla media regionale (2,1%).
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