Barometro comportamenti di Pagamento Americhe 2017

Barometro sui comportamenti di pagamento

  • Brasile ,
  • Canada,
  • Messico,
  • Stati Uniti d'America
  • Agricoltura ,
  • Trasporti,
  • Chimico,
  • Costruzioni ,
  • Beni durevoli ,
  • ICT ,
  • Serv. finanziari ,
  • Alimentare ,
  • Meccanica,
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  • Carta ,
  • Servizi ,
  • Acciaio,
  • Tessile

12 settembre 2017

Dopo un lieve aumento dal 47,6% nel 2015 al 48,4% nel 2016, sembra che la percentuale di fatture B2B in ritardo si dovesse abbassare, salendo al 48,8% nel 2017.

Le vulnerabilità legate alla nuova amministrazione Trump, unite alla rinegoziazione degli accordi NAFTA e ad altre questioni di natura politica, potrebbero spiegare il motivo per cui quest'anno gli intervistati prevedono di adottare misure di protezione aggiuntive per contrastare i rischi legati al crescente protezionismo degli USA.

Vendite a credito

Con il 45,5% di vendite a credito tra aziende, gli intervistati nelle Americhe sembrano oggi più propensi a ricorrere a questa modalità di pagamento rispetto al 2016 (43,0%). L'aumento della percentuale di vendite totali a credito tra aziende nelle Americhe mostra un andamento opposto rispetto a quanto osservato in Europa, dove le vendite a credito hanno subito una lieve diminuzione portandosi dal 41,0% nel 2016 al 40,0% nel 2017.

 

 

The Americas 2017: B2B sales on credit

 

 

  • Come evidenziato nelle precedenti indagini, le aziende americane intervistate sono più propense a vendere a credito ai clienti domestici (48,3%) rispetto a quelli esteri (42,6%).
  • Fatta eccezione per gli Stati Uniti, dove la differenza non è particolarmente marcata (clienti domestici: 46,2%; esteri: 44,7%), tutti gli altri paesi intervistati nelle Americhe (Canada, Messico e Brasile) sembrano più riluttanti a vendere a credito ai clienti esteri rispetto alle imprese nazionali.
  • Rispetto al 2016, tutti i paesi intervistati nella regione hanno aumentato le loro vendite a credito. Brasile e Canada hanno fatto registrare la percentuale più alta (rispettivamente, 47,7% e 45,9% di vendite a credito).

Fatture insolute clienti B2B (%)

Dopo il lieve aumento registrato lo scorso anno (dal 47,6% nel 2015 al 48,4% nel 2016), la percentuale di fatture insolute da clienti B2B nelle Americhe sembra essersi stabilizzata (48,8% nel 2017).

 

 

The Americas 2017: Overdue B2B invoices

 

 

  • Il 92,6% degli intervistati americani (2016: 95,0%) ha riferito ritardi di pagamento da clienti nazionali. In media, il 46,2% delle fatture commerciali sul mercato interno risulta non pagato alla scadenza.
  • La frequenza dei ritardi di pagamento dai clienti B2B esteri ha subito una lieve diminuzione (dal 91,0% nel 2016 al 90,0% quest'anno), mentre la percentuale di fatture estere rimaste insolute alla scadenza ha fatto registrare un moderato aumento (dal 50% nel 2016 al 51,4% quest'anno).
  • Il dato più elevato per quanto riguarda la frequenza media dei ritardi di pagamento è stato registrato negli Stati Uniti (mercato interno: 96,2%; estero: 94,0%), mentre il dato più basso riguarda il Canada (mercato interno: 88,7%; estero: 86,1%).
  • In linea con quanto osservato nelle precedenti indagini, il Messico sembra essere il paese maggiormente esposto ai ritardi di pagamento: il 54,8% del valore totale delle fatture relative a clienti nazionali e il 56,0% del valore totale delle fatture dei clienti esteri risulta pagato dopo la scadenza. Ciò ha inciso ovviamente sul DSO (Days Sales Outstanding) del paese che si è attestato a 47 giorni, un datosignificativamente più alto rispetto alla media regionale (35 giorni).
  • La percentuale di fatture commerciali insolute nelle Americhe (48,8%) è più alta rispetto alla media europea (41,1%).

Durata dei pagamenti (giorni medi)

A livello regionale, le dilazioni medie di pagamento nel 2017 si sono attestate a 61 giorni, a seguito di una riduzione dei termini medi di pagamento e di una moderata riduzione dei ritardi nella maggior parte dei paesi intervistati.

 

The Americas 2017: Payment duration

 

  • Nel 2017 le dilazioni medie di pagamento concesse dagli intervistati nelle Americhe erano pari a 27 giorni (2016: 27 giorni).
  • Le dilazioni medie di pagamento per quanto riguarda Messico (36 giorni) e Brasile (32 giorni) sono più lunghe rispetto alla media del continente americano.
  • A livello regionale, i termini di pagamento più lunghi sono stati registrati in Messico. Le dilazioni medie concesse ai clienti B2B domestici sono state di 35 giorni (33 giorni nel 2016), mentre i clienti B2B esteri hanno avuto a disposizione, in media, 36 giorni (32 giorni nel 2016).
  • Fatta eccezione per il Messico, tutti i paesi intervistati nel continente americano hanno riferito una riduzione dei ritardi di pagamento sul mercato interno.
  • Per quanto riguarda i clienti B2B esteri, tutti gli intervistati americani (fatta eccezione per il Brasile) hanno indicato un aumento dei ritardi di pagamento nel 2017.
  • Sulla base dei dati sopraindicati, gli intervistati in Canada hanno i tempi d’incasso più brevi (circa 53 giorni) e gli intervistati in Messico i tempi più lunghi (75 giorni).

Principali fattori dei ritardi di pagamento

La motivazione più frequentemente citata dagli intervistati americani per quanto riguarda i ritardi di pagamento tra aziende continua ad essere l'insufficiente disponibilità di fondi.

 

PPB Americas 2017 fact box1

 

  • Secondo le imprese intervistate, i clienti interni hanno ritardato i pagamenti principalmente a causa dell'insufficiente liquidità (41,8%) e della volontà dell'acquirente di utilizzare le fatture in sospeso come fonte di finanziamento alternativo (28,2%). Benché le motivazioni principali per i ritardi di pagamento sul mercato interno siano in linea con quelle evidenziate a livello europeo (insufficiente disponibilità di fondi: 55,5%; volontà dell'acquirente di utilizzare le fatture in sospeso come fonte di finanziamento alternativo: 30,3%), la percentuale di risposte per l'insufficiente liquidità è stata molto più elevata nelle Americhe.
  • I clienti esteri degli intervistati americani ritardano i pagamenti principalmente a causa della complessità delle procedure di pagamento (motivazione indicata dal 29,7% degli intervistati) e dell'insufficiente disponibilità di fondi (28,3%). Nel caso dell'Europa, la motivazione principale per i ritardi di pagamento dai clienti esteri è stata l'insufficiente liquidità (34,1%) seguita dalla complessità delle procedure di pagamento (28,2%).
  • Canada (48,6%) e Messico (40,8%) sono i paesi con la percentuale più alta di ritardi a causa dell'insufficiente liquidità dei clienti interni. Per quanto riguarda i clienti esteri, i ritardi causati da problemi di liquidità sono stati indicati soprattutto dagli intervistati negli Stati Uniti (29,7%) e in Canada (28,7%).

Protezione della redditività dell'impresa

Il 25,9% degli intervistati nelle Americhe prevede di adottare misure di protezione aggiuntive per contrastare i potenziali effetti negativi della Brexit, del rallentamento economico dell'Asia e della politica protezionista degli Stati Uniti. Si tratta di una percentuale significativamente più alta rispetto a quanto registrato in Europa (15,5%) e potrebbe evidenziare il timore da parte degli intervistati di un aumento dei rischi legati a questi sviluppi.

 

PPB Americas 2017 fact box2

 

  • In linea con quanto osservato in altre regioni, la maggior parte degli intervistati nelle Americhe (41,7%) ha indicato l’intenzione di mantenere gli attuali strumenti di gestione del credito.
  • In media, il 31,9% degli intervistati americani ha espresso l'intenzione di aumentare i controlli sull'affidabilità creditizia degli acquirenti, mentre il 28,2% prevede di monitorare con maggiore attenzione il loro rischio di credito a fronte degli sviluppi sopraindicati. Si tratta dei due strumenti di gestione del credito maggiormente citati anche in Europa benché le percentuali siano significativamente più basse (rispettivamente, 20,0% e 17,4%).
  • Anche se il protezionismo degli USA rappresenta la principale fonte di preoccupazione, gli intervistati nelle Americhe sembrano intenzionati a ricorrere alle medesime misure anche per quanto riguarda gli effetti della Brexit (valutazione più accurata dell'affidabilità creditizia: 29,6%; maggiore attenzione al rischio di credito: 26,2%), del rallentamento economico in Asia (valutazione più accurata dell'affidabilità creditizia: 30,9%; maggiore attenzione al rischio di credito: 27,6%) e del protezionismo degli USA (valutazione più accurata dell'affidabilità creditizia: 35,3%; maggiore attenzione al rischio di credito: 30,8%).

Crediti inesigibili

La percentuale di crediti commerciali dichiarati inesigibili dagli intervistati nelle Americhe è del 2,1%, leggermente al di sopra del dato del 2016 (2,0%) e della media per l'Europa quest'anno (1,2%).

The Americas 2017: Uncollectable receivables

  • Il dato riferito alle perdite su crediti sul mercato interno è maggiore rispetto a quello relativo ai clienti esteri (mercato interno: 1,5%; estero: 0,6%).
  • Fatta eccezione per il Canada, tutti i paesi intervistati nella regione delle Americhe hanno riferito una percentuale media di crediti inesigibili pari o leggermente superiore alla media regionale (2,1%).
  • In linea con quanto osservato nel 2016, il Brasile ha indicato la percentuale più alta di perdite su crediti commerciali (mercato interno: 1,8%; estero: 0,7%).
  • I settori dell'edilizia, dei beni durevoli di consumo, dell'elettronica e dei servizi hanno fatto registrare la percentuale più alta di perdite su crediti commerciali sul mercato interno.
  • Il fallimento o la cessazione delle attività del cliente (50,6%), l'anzianità del debito (35,2%) e l'inefficacia delle procedure di recupero (34,4%) sono tra le motivazioni principali indicate dagli intervistati.

Comportamento di pagamento per settore

Guardando al futuro, la maggior parte degli intervistati nelle Americhe si aspetta un lieve miglioramento, piuttosto che un peggioramento, del comportamento di pagamento da parte dei clienti su fatture commerciali nei prossimi 12 mesi.

 

PPB Americas 2017 fact box3

  • Le aziende intervistate nei paesi americani oggetto dell'indagine hanno concesso dilazioni più lunghe ai clienti dei settori meccanico (37 giorni dalla data della fattura), tessile (33 giorni) e dei trasporti (30 giorni). I termini di pagamento più brevi hanno interessato i clienti dei settori dell'edilizia e dei servizi finanziari (per entrambi, 19 giorni).
  • I clienti nei settori dell'edilizia e dei materiali da costruzione hanno fatto registrare i ritardi di pagamento più lunghi: rispettivamente, 27 e 39 giorni di ritardo nel pagamento delle fatture.
  • La motivazione più frequentemente citata è stata l'insufficiente disponibilità di fondi, indicata dal 43,0% degli intervistati nel settore edile e dal 44,0% degli intervistati nel settore dei materiali da costruzione.
  • Il 32,0% degli intervistati nel settore edile ha indicato la complessità delle procedure di pagamento quale motivazione principale dei ritardi. La seconda motivazione più frequentemente citata (35,0%) dagli intervistati nel settore dei materiali da costruzione sono le controversie in materia di qualità dei beni e servizi forniti.

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