Market Monitor Beni Durevoli di Consumo Germania 2017

Market Monitor

  • Germania
  • Beni durevoli

28 marzo 2017

Le vendite dovrebbero crescere ulteriormente nel 2017, ma le piccole imprese stanno lottando per far fronte alla rapida crescita dei leader di mercato e rivenditori online.

  • L’aumento dei prezzi al consumo potrebbe frenare la spesa
  • I piccoli rivenditori tradizionali continuano ad essere in crisi
  • I termini di pagamento si attestano generalmente tra i 30 e i 60 giorni

Secondo l’Ente Statistico tedesco, nel 2016 il fatturato della vendita al dettaglio non alimentare è cresciuto dell’1,6% rispetto all’anno precedente e la crescita dovrebbe proseguire anche nel 2017. Il settore tedesco dei beni durevoli di consumo beneficia della solida performance economica del paese e quest’anno i consumi privati dovrebbero crescere dell’1,6%, dopo l’aumentodell’1,8% registrato nel 2016.

La domanda è sostenuta dal basso tasso di disoccupazione e dal maggiore potere d’acquisto delle famiglie. Tuttavia, l’aumento dei prezzi al consumo (che dovrebbero salire del 2,1% nel 2017, dopo la crescita dello 0,5% nel 2016 e dello 0,2% nel 2015) potrebbe in qualche modo frenare la spesa. Secondo l’Associazione tedesca delle industrie di arredamento (BVDM), nel 2016 il fatturato del segmento ha registrato una crescita di oltre il 2,5% (33,4 miliardi di Euro), mentre quest’anno le vendite si porteranno ad oltre 34 miliardi di Euro.

Secondo l’Associazione tedesca dei produttori di elettronica (ZVEI), nel primo semestre del 2016 le vendite dei produttori sono cresciute di circa il 5% per quanto riguarda i grandi elettrodomestici e del 3% nel caso dei piccoli elettrodomestici. Il processo di concentrazione è ancora in atto in tutti i segmenti del settore tedesco della vendita al dettaglio dei beni durevoli di consumo e le grandi catene al dettaglio generano la maggior parte delle vendite. Le piccole e medie imprese continuano quindi a doversi confrontare con la rapida crescita dei leader di mercato. Allo stesso tempo, aumenta la pressione da parte dei rivenditori online (le cui vendite hanno continuato a crescere, in media, di oltre il 10% lo scorso anno).

È quindi prevedibile che i piccoli rivenditori tradizionali continueranno ad essere in difficoltà, soprattutto quelli appartenenti a quei sotto-settori sempre più dominati dall’e-commerce (ad esempio, elettronica di consumo, elettrodomestici, arredamento, articoli per il tempo libero,  abbigliamento),
e ancor di più nei segmenti in cui l’andamento delle vendite è legato alle condizioni meteorologiche (abbigliamento, articoli per il tempo libero).

Per i piccoli rivenditori, il modo migliore per sopravvivere in un mercato altamente competitivo è quello di unirsi in grandi cooperative di acquisto e di competerecon l’e-commerce offrendo un servizio eccellente, ad esempio
consulenza, procedure semplici per il reso dei prodotti ecc. In linea generale, i termini di pagamento nel settore della vendita al dettaglio dei beni durevoli di consumo continuano ad oscillare tra 30 e 60 giorni, ma possono arrivare anche ad oltre 120 giorni a seconda del potere di mercato dei singoli rivenditori.

Il comportamento di pagamento nel settore tedesco dei beni durevoli di consumo si è finora mantenuto buono e stabile e alla luce delle prospettive generalmente positive per tutti i sotto-settori non prevediamo grandi variazioni. Il tasso d’insolvenza del settore si mantiene basso e non ci aspettiamo un aumento nel 2017. Continuiamo a considerare il settore della vendita al dettaglio dei beni durevoli di consumo come un settore a rischio medio. Nonostante la crescita continua delle vendite, monitoriamo con maggiore attenzione i piccoli operatori, che sono generalmente più a rischio a causa del potere di mercato delle imprese più grandi.

Adottiamo particolare prudenza anche nei confronti dei segmenti che sono maggiormente influenzati dalle condizioni meteorologiche, come l’abbigliamento e gli articoli per il tempo libero. Allo stesso tempo, monitoriamo con attenzione l’effetto sugli operatori tradizionali della crescente concorrenza da parte dei rivenditori online. La trasparenza in materia di prezzi, resa possibile dal proliferare dei rivenditori online, contribuisce a mantenere la pressione sui margini di profitto lungo l’intera catena del valore.

Nel caso dei segmenti particolarmente attivi nell’e-commerce, cerchiamo di ottenere i dati finanziari più aggiornati al fine di monitorare con attenzione la capacità degli acquirenti di mantenere margini di profitto accettabili. Tuttavia, non potendo trasferire gli aumenti dei costi sui clienti/consumatori, o compensare tali aumenti con altri risparmi, le imprese potrebbero esigere termini di pagamento più lunghi. Monitoriamo attentamente il comportamento di pagamento di tutti i sotto-settori e informiamo immediatamente i nostri clienti qualora dovessimo notare un peggioramento.

Non concediamo copertura a imprese di nuova costituzione nel loro primo anno di attività, salvo che non facciano parte di un gruppo conosciuto o di una società consolidata.