L'espansione della costruzione è destinata a continuare, sostenuta da una robusta crescita economica, con i margini di profitto delle imprese edilizie che dovrebbero rimanere stabili.
- La solida performance prosegue nel 2018
- Le prospettive di crescita degli investimenti infrastrutturali restano incerte
- I pagamenti richiedono in media 38 giorni
Nel 2017 il settore edile statunitense ha continuato a espandersi, con una crescita del 2,3% in termini di valore aggiunto. Si stima che la spesa sia cresciuta di oltre il 7% per quanto riguarda l'edilizia residenziale e di circa il 4% per l'edilizia non residenziale, mentre la spesa per i lavori pubblici ha subito una flessione compresa tra il 4% e il 6%.
L'andamento positivo del settore edile dovrebbe proseguire quest'anno sostenuto dalla solida crescita economica, anche se i margini di profitto delle imprese dovrebbero mantenersi stabili poiché gli aumenti dei prezzi sono compensati dai costi più elevati. Il numero di nuovi progetti dovrebbe aumentare di circa il 5% nel 2018 grazie soprattutto al segmento dell'edilizia commerciale, per cui si prevede un tasso di crescita a due cifre. La spesa per l'edilizia dovrebbe aumentare del 7%, in particolare grazie alla ripresa del segmento dell'edilizia residenziale privata.
Tuttavia, nonostante i ripetuti proclami da parte dell'amministrazione statunitense in merito agli investimenti nelle infrastrutture, le prospettive di spesa per l'edilizia restano incerte: lo stallo politico e lo spostamento delle priorità hanno sinora allontanato le promesse di aumentare la spesa nelle infrastrutture. Allo stesso tempo, l'effetto combinato dei costi crescenti e dell'aumento dei tassi d’interesse (lo scorso dicembre la Federal Reserve ha avviato la sua politica di stretta monetaria e anche per quest'anno si prevedono ulteriori aumenti dei tassi) potrebbe frenare il mercato immobiliare nel 2018, in particolare nel segmento delle prime case che aveva invece registrato un'espansione sin dal 2011.
Di norma, le imprese edili hanno un tasso d’indebitamento elevato e sono fortemente dipendenti dalle banche. Le imprese che mostrano una solida redditività, bilanci sani e un comportamento di pagamento positivo possono accedere facilmente a linee di credito, mentre i progetti sostenibili e promettenti continuano a suscitare l'interesse degli investitori. Tuttavia, la natura mutevole del settore edile continua a frenare le opzioni di finanziamento per quanto riguarda le imprese che hanno problemi di liquidità.
I pagamenti nel settore edile statunitense richiedono in media 38 giorni, anche se non sono rari termini di pagamento a 60 e persino 90 giorni. Nel corso degli ultimi due anni il comportamento di pagamento del settore è stato piuttosto positivo e nel 2017 il numero di notifiche di mancato pagamento ha registrato soltanto un lieve incremento rispetto al 2016. Nel 2018 non si prevede un aumento dei casi d’insolvenza.
Alla luce della solida crescita degli ultimi anni, abbiamo continuato ad aumentare la nostra propensione al rischio nei confronti del settore in tutti i suoi segmenti principali (residenziale, commerciale, edilizia pubblica e materiali da costruzione). Tuttavia, adottiamo particolare cautela per quanto riguarda le imprese più piccole, che mostrano ancora tassi di fallimento elevati rispetto agli altri comparti industriali.
Verifichiamo i rendiconti finanziari, quando disponibili, con cadenza annuale, analizzando con attenzione anche le informazioni per quanto riguarda i finanziamenti. Valutiamo inoltre lo storico delle attività commerciali tra i nostri clienti e i loro acquirenti. Limitiamo o revochiamo la copertura agli acquirenti che mostrano risultati in sensibile peggioramento (ad esempio, in presenza di perdite, livelli elevati di debito o problemi relativi a capitale circolante, flusso di cassa o liquidità) o qualora il comportamento di pagamento mostri segnali di peggioramento.
Documenti collegati
901KB PDF