L'economia di Panama è piccola, molto aperta, altamente diversificata, e altamente competitiva secondo gli standard regionali. Tuttavia, le sfide rimangono.
Situazione politica
Capo di Stato/governo: Presidente Juan Carlos Varela (da luglio 2014)
Popolazione: 4.1 milioni
L'ombra dello scandalo della corruzione
Sebbene la situazione politica sia generalmente stabile, l'efficacia delle politiche adottate è ostacolata dal fatto che il Partido Panameñista (PP) di centro-destra del Presidente Varela non dispone di una maggioranza al Congresso. Allo stesso tempoInoltre, è stata avviata un'indagine ufficiale sulle accuse di coinvolgimento del presidente Varela in uno scandalo di corruzione relativo al conglomerato brasiliano Odebrecht.
In seguito allo scandalo dei Panama Papers, il governo si sta prodigando per innalzare gli standard di trasparenza e conformità finanziaria. Nel giugno 2017 il Forum globale dell'OCSE ha dichiarato Panama "ampiamente conforme", su base provvisoria, alle norme internazionali in materia di trasparenza fiscale.
Principali sviluppi economici
Prevista una crescita del PIL intorno al 5% nel 2018 e 2019
L'economia di Panama è di dimensioni ridotte, molto aperta, altamente diversificata, completamente dollarizzata e fortemente competitiva a livello regionale.
Tuttavia, il paese deve affrontare sfide in termini di miglioramento della funzionalità delle sue istituzioni, lotta alla corruzione e alla criminalità e miglioramento dell'indipendenza del sistema giudiziario. Per salvaguardare la sua posizione di polo logistico e centro finanziario cardine, occorrerebbe migliorare il livello generale di istruzione.
Il PIL è aumentato del 5,5% nel 2017 e dovrebbe crescere di circa il 5% su base annua nel 2018 e nel 2019, grazie all'espansione dei canali e ai progetti di opere pubbliche (infrastrutture). Si prevede che l'inflazione resti contenuta nel 2018, riflettendo l'ampia dollarizzazione del paese. Il debito pubblico dovrebbe attestarsi su un livello piuttosto moderato (circa il 39% del PIL), finanziato a lunghe scadenze (dieci anni in media) e sostenibile (basso servizio del debito). Secondo le previsioni, tuttavia, si protrarranno gli sforzi per rafforzare ulteriormente il quadro di bilancio, in quanto, nonostante alcuni miglioramenti, il gettito fiscale rimane tra i più bassi della regione.
I disavanzi delle partite correnti annuali restano relativamente elevati, superiori al 4% del PIL, ma sono interamente coperti dagli investimenti esteri diretti. Il debito estero è sostenibile, rappresentato per oltre il 50% dal sistema bancario. Un fondo sovrano e le attività esterne delle banche attenuano i rischi di liquidità.
Il settore finanziario di Panama è stabile con una capitalizzazione relativamente elevata e in crescita (rapporto di adeguatezza patrimoniale superiore al 15%) e un basso livello di sofferenze. Tuttavia, il FMI ha consigliato di rafforzare i quadri di supervisione e di gestione delle crisi e di creare una linea di liquidità sistemica per le banche, data la mancanza di un prestatore di ultima istanza a causa della completa dollarizzazione dell'economia.
Prestazioni dei settori
Il settore edile beneficia di importanti progetti infrastrutturali e offre opportunità ai costruttori internazionali, soprattutto in seguito al ritiro dal mercato di Odebrecht.
Nel settore dei trasporti le prospettive di crescita a breve e medio termine sono favorevoli, in quanto si prevede che nei prossimi anni il sotto-settore merci (stradale, ferroviario, aereo e marittimo) registrerà una forte espansione grazie all'ulteriore crescita economica e agli investimenti nelle infrastrutture. Il turismo offre inoltre il potenziale per stimolare ulteriormente l'attività economica.
Nonostante una popolazione piuttosto esigua, Panama continuerà a fornire opportunità di business alle case farmaceutiche straniere grazie a una crescita economica sostenuta, all'aumento della domanda di trattamento delle malattie croniche, all'espansione delle infrastrutture sanitarie e alla limitata capacità produttiva locale di prodotti farmaceutici. Ciononostante, la quota di mercato dei farmaci generici rimarrà elevata, malgrado la crescente spesa pro capite per la sanità.
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