Market Monitor Alimentare Spagna 2017

Market Monitor

  • Spagna
  • Alimentare

12 dicembre 2017

La durata media dei pagamenti nell'industria alimentare è di 60 giorni e il numero di ritardi nei pagamenti è rimasto basso nel 2017, senza alcun aumento previsto nel 2018.

  • Il settore agro-alimentare è uno dei più importanti della Spagna, contribuisce a circa il 9% dell'economia nazionale e conta 2,4 milioni di addetti. I prodotti alimentari rappresentano oltre il 15% dell'export totale del paese. Dopo le cifre record registrate in termini di produzione, occupazione ed export nel 2016, il settore spagnolo dei prodotti alimentari e delle bevande dovrebbe crescere ulteriormente nel 2017 e 2018, rispettivamente dell'1,3% e del 2,2%. Anche se il settore è ancora piuttosto frammentato e registra la presenza di molti piccoli operatori, il processo di consolidamento sta proseguendo.
  • La redditività delle imprese alimentari dipende soprattutto da alcuni fattori esterni, tra cui le condizioni climatiche, i prezzi di materie prime ed energia, le modifiche delle norme sulle importazioni (clienti esteri) e la concorrenza da parte di paesi che hanno costi di manodopera più bassi. I margini di profitto dovrebbero mantenersi stabili a breve termine.
  • Molte imprese alimentari mostrano un livello elevato d’indebitamento nel breve termine. Le imprese del settore alimentare sono fortemente dipendenti dal finanziamento bancario e l'accesso al credito (in termini di capitale circolante e di finanziamenti a lungo termine) è ulteriormente migliorato negli ultimi anni, in linea con la ripresa dell'economia spagnola.
  • I pagamenti nel settore alimentare spagnolo richiedono in media 60 giorni. Il numero di notifiche di mancato pagamento si è mantenuto basso nel 2017 e non ci aspettiamo un aumento nel 2018. Inoltre, non prevediamo una crescita delle insolvenze per il prossimo anno.
  • Alla luce della resilienza del settore alimentare e del comportamento di pagamento stabile, il nostro approccio assicurativo si mantiene positivo. Adottiamo tuttavia maggiore cautela nei confronti del segmento lattiero-caseario (abolizione delle quote latte UE e prezzi bassi) e del sotto-settore della carne (a causa della significativa riduzione dei prezzi dopo l'estate unito al fabbisogno più elevato in termini di capitale circolante all'inizio di quest'anno). Prestiamo particolare attenzione alle imprese fortemente indebitate monitorando l'evoluzione del debito e i tassi di utilizzo delle linee di credito.

 

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