I margini di profitto delle imprese chimiche britanniche potrebbero essere influenzati negativamente dall'incertezza economica interna dovuta all'esito dei negoziati di Brexit.
- L'industria chimica britannica apporta ogni anno circa 15 miliardi di Sterline di valore aggiunto all'economia del Regno Unito e le esportazioni di prodotti chimici ammontano a quasi 50 miliardi di Sterline. La maggior parte delle imprese del settore è matura e può contare su una base-clienti solida. Le alte barriere all'ingresso proteggono l'industria grazie agli elevati livelli di spesa in conto capitale richiesti.
- Tuttavia, i margini di profitto delle imprese britanniche potrebbero risentire della riduzione della domanda globale e dell'incertezza economica legata all'esito dei negoziati sulla Brexit. Allo stesso tempo, i costi elevati per l'energia (ad esempio, l'elettricità) nel Regno Unito continuano a rappresentare un problema per il settore e la concorrenza da parte dei produttori asiatici a basso costo sta aumentando.
- Al momento gli esportatori britannici di prodotti chimici continuano a beneficiare della debolezza della Sterlina inglese nei confronti dell'Euro e del Dollaro.
- Un gran numero di imprese chimiche utilizza strumenti di finanziamento basati su attivi. Nella maggior parte dei casi i livelli di profitto sono sufficienti a coprire gli interessi. Gli strumenti di finanziamento bancario sono adeguati e il rifinanziamento delle imprese non sembra rappresentare un problema.
I pagamenti nell'industria chimica del Regno Unito richiedono in media tra i 60 e i 90 giorni. Il comportamento in materia di pagamenti si è mantenuto ottimo negli ultimi due anni, con un basso livello di ritardi. Il numero di mancati pagamenti e insolvenze è stato basso nel 2016 e questa tendenza dovrebbe proseguire anche quest'anno poiché le potenziali ripercussioni della Brexit sull'economia interna e sull'export di prodotti chimici non si sono ancora concretizzate.
Al momento il nostro approccio assicurativo nei confronti del settore chimico si conferma generalmente positivo per quanto riguarda tutti i principali sotto-settori (chimica di base, prodotti petrolchimici, chimica fine e di specialità).
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