Market Monitor ICT Italia 2017

Market Monitor

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  • ICT

06 giugno 2017

A causa di opportunità di crescita organica limitate e la continua incertezza economica, gli operatori del mercato si sforzano di espandersi attraverso acquisizioni e specializzazione.

              

  • La ripresa dovrebbe proseguire
  • I pagamenti richiedono in media 60-90 giorni
  • Livello basso di ritardi di pagamento e d’insolvenze

Il settore ICT contribuisce all’1,6% dell’economia  italiana e conta circa 75.000 aziende e 460.000 addetti.  Secondo  l’associazione di settore Assinform,  nel 2016  il mercato italiano  dell’ICT è cresciuto dell’1,8% (66,1 miliardi di Euro) e quest’anno dovrebbe registrare un ulteriore  aumento del 2,3%.

I  principali  investimenti nel  segmento B2B provengono  dalle aziende più grandi (in particolare nel settore dei servizi finanziari, seguito  da produzione e telecomunicazioni) che contribuiscono ad oltre il 60% della spesa IT sul mercato interno. Tuttavia, la domanda da parte  del settore pubblico si mantiene modesta e la capacità  di spesa delle PMI resta  contenuta a causa  delle persi- stenti  difficoltà di accesso al finanziamento bancario  per le imprese  più piccole e della mancanza di risorse.

Per   quanto  riguarda   l’elettronica  di  consumo,  il  segmento dell’e-commerce, benché  ancora  ad uno  stadio  iniziale in Italia rispetto ad altri paesi europei, continua a registrare una crescita, mentre le vendite  nei negozi  su strada sono  in diminuzione. Il persistente clima d’incertezza economica continua a frenare la spesa ICT da parte  dei consumatori italiani.

Nella maggior  parte  dei segmenti, i margini  di profitto hanno registrato un miglioramento nel 2015  e si sono  mantenuti stabili nel  2016.  A causa  delle  limitate opportunità di crescita  e l’attuale incertezza economica,  gli operatori di mercato cercano di espandersi attraverso acquisizioni  e specializzazioni (servizi personalizzati e a valore aggiunto). I pagamenti in questo settore richiedono  in genere 60-90 giorni; il comportamento in materia di pagamenti si è mantenuto buono, con un basso  livello di notifiche di mancato pagamento. Il numero di fallimenti nel settore ICT è piuttosto basso rispetto ad altri comparti e dovrebbe mantenersi stabile nei prossimi  mesi. Il nostro approccio  assicurativo si mantiene generalmente positivo nei confronti  del settore ICT, in particolare per quanto riguarda  i fornitori  di servizi IT a valore aggiunto con mercato in crescita  (infrastrutture di rete, cloud computing).

Monitoriamo invece con attenzione i grossisti a basso  valore aggiunto e le imprese più piccole in quanto maggiormente esposti a difficoltà finanziarie a causa del fabbisogno di capitale circolante, soprattutto nel caso  di aziende che dipendono da committenti pubblici o da grossi clienti. Adottiamo un approccio prudente anche nei confronti dei grossisti con servizi a basso valore aggiunto e insufficiente massa critica nonché  verso le imprese fortemente dipendenti dalle vendite  e servizi al settore pubblico (a causa della nota lentezza dei pagamenti da parte  degli enti pubblici)

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